23 luglio 2008

Vescovi: "Questa Cimberio mi piace"

Ritardo "tecnico" di 24 ore per l’ufficialità dello sbarco a Varese di Simone Cotani: sul contratto che legherà l’atleta di origine romana alla Cimberio fino al 30 giugno 2010 manca soltanto la firma del presidente Claudio Castiglioni, ieri assente dalla sede per motivi di lavoro. Ma l’operazione-Cotani è ormai ampiamente acquisita per la società di via Sanvito e il g.m. Cecco Vescovi ribadisce la sua soddisfazione per l’ingaggio di un giocatore che giungerà sotto le Prealpi con la "giusta" fame a livello motivazionale: «Al di là dell’aspetto tecnico, conto molto sull’entusiasmo di Cotani: quando lo abbiamo incontrato ha manifestato grande entusiasmo per l’opportunità offertagli da Varese di essere protagonista assoluto e tornare a quei livelli che tutti si aspettavano da lui. E poi si tratta di un giocatore di 27 anni, che insieme con Passera e Boscagin e i nostri giovani rappresenterà il nucleo di giocatori italiani sul quale puntare per le prossime stagioni».

Ad un solo giocatore dalla chiusura delle operazioni di mercato il dirigente varesino si dichiara fiducioso circa le qualità dell’organico in via di definizione: «In attesa di completare il puzzle con l’ultimo innesto, la squadra mi piace molto: se riusciremo a prendere il giocatore giusto per completare il reparto esterni sono convinto che potremo fare bene. Abbiamo rispettato le intenzioni originali della campagna-acquisti allestendo un gruppo che ha ancora margini di crescita e potrà lavorare per il presente e il futuro. Abbiamo allestito un quintetto solido e molto competitivo, poi c’è un manipolo di ragazzi giovani che nel corso dell’anno dovrà cercare di crescere attraverso il lavoro in palestra e l’esperienza sul campo. Esattamente quanto avevamo progettato con Pillastrini nella logica di una programmazione a lunga scadenza, rispettando altresì i paletti economici relativi al budget messo a disposizione». Il g.m. della Cimberio ribadisce dunque l’impostazione sul medio-lungo termine del progetto "disegnato" a quattro mani con il coach di Cervia (che oggi sarà in sede insieme con il nuovo assistente Daniele Cavicchi): «Sicuramente c’è un progetto ben definito e soprattutto c’è un allenatore che lo potrà sviluppare nella direzione giusta. La squadra è stata decisamente rinnovata e ci saranno dinamiche interne da costruire ex novo in attesa di valutare l’impatto dei giovani. Proprio per questo abbiamo scelto un playmaker molto intelligente come Childress, classico giocatore che magari non si vedrà molto nei tabellini ma ha la capacità di migliorare le prestazioni dei compagni, mentre da Galanda ci aspettiamo quelle sicurezze sotto canestro che in LegAdue può dare un americano. Per completare il quadro manca un’altra "punta" sul fronte offensivo, ossia quella guardia extracomunitaria che stiamo ancora cercando: ma con l’arrivo di Cotani e del secondo straniero il quintetto-base sarà altamente competitivo per la LegAdue».

Sei elementi di alto livello e dal rendimento tutto sommato "garantito" per una Cimberio che spera invece di vincere tutte le "scommesse" relative ai giovani della panchina per affermarsi ai vertici della LegAdue versione 2008/2009: «Soprattutto in avvio di stagione i giocatori del quintetto base più Passera dovranno dare sicurezza ai giovani con la loro esperienza e le loro qualità tecniche, garantendo ai ragazzi della panchina la possibilità di entrare nei meccanismi della squadra senza chieder loro di svolgere un compito superiore alle loro forze. All’inizio non possiamo sovraccaricare di responsabilità questi giovani: se saranno bravi nel seguire un percorso di crescita costante sono convinto che nel corso dell’anno sentiremo parlare di loro. Certo più questi ragazzi riusciranno a crescere e più elevato potrà essere il livello delle nostre ambizioni...». Ma al di là di tutto Vescovi "vede" una Varese protagonista ai vertici del campionato, ribadendo comunque la "centralità" del progetto futuro anche rispetto all’obiettivo-promozione in A1: «L’obiettivo primario della stagione era quello di allestire un certo tipo di gruppo compatibilmente ai programmi ed al budget, che potesse garantire l’avvio di un programma a lunga scadenza con lo sguardo rivolto al futuro. Il traguardo da raggiungere sul campo dipenderà dalla qualità del lavoro che dovremo svolgere; la promozione in A1 è un traguardo allettante ma non è prioritaria rispetto all’impostazione del progetto, anche se l’organico attuale, in attesa dell’ultimo innesto, mi sembra comunque competitivo per giocarci le nostre carte insieme con le varie Casale Monferrato, Soresina, Reggio Emilia e Venezia».

Rassegna Stampa da La Prealpina (Giuseppe Sciascia)

1 commento:

Guido Colombo ha detto...

Scusate come si fa a contattare la redazione?
Grazie